giovedì 20 giugno 2013

Fotografare l'acqua con la tecnica del motion blur


L'acqua è un elemento molto apprezzato e gettonato in fotografia: che sia il soggetto principale o una componente secondaria, la sua presenza può regalare allo scatto quel qualcosa in più che lo rende interessante. 
Ispirati dal sito www.abfotografia.it, ecco dei semplici consigli per fantastiche fotografie di un soggetto così difficile: l'acqua ed il suo movimento, con la tecnica del motion blur

Normalmente si tende ad immortalare l'acqua come l'occhio umano la percepisce: ferma in un preciso istante. Ovviamente, questo tipo di riprese possono però risultare eccessivamente classiche e prive di creatività. La dinamicità in questi casi è l'unico elemento che va ricercato per la buona riuscita della fotografia. Ecco perchè gli scatti più suggestivi sono quelli con la tecnica del motion blur, che riprende l'acqua durante il suo movimento naturale.                                                        
Questo genere di ripresa consiste nell'esporre per un tempo relativamente lungo per permettere alla luce riflessa dall'acqua in movimento di incidere sul sensore (o sulla pellicola) creando un tipico effetto "scia", non percepibile dall'occhio umano.
Ecco quali sono i nostri consigli pratici da seguire per ottenere l'effetto motion blur. 


Notate subito la differenza tra la prima fotografia, dove la tecnica è stata implementata, e la seconda, che raffigura una cascata statica. 

1. Il soggetto

Innanzitutto bisogna saper scegliere il soggetto giusto. Esso dovrà ovviamente essere interessato dall'effetto motion: l'acqua dovrà muoversi con continuità al fine di garantire un buon risultato. Ruscelli, cascatelle a piccoli e ripetuti salti possono essere un valido punto di partenza per esercitarsi. E' cosa buona e giusta ricercare ambienti in cui l'acqua non scorre come un unico ed inalterato flusso ma presenta dei cambiamenti di percorso e di pendenza, rocce, legni, saltelli. 
L'effetto spumoso bianco generato dall'infrangersi dell'acqua, donerà movimento all'immagine e vi permetterà di ottenere l'effetto desiderato. 


2. La composizione

Ricordatevi sempre che bisogna comprendere nella composizione anche degli elementi secondari per ottenere un gradevole risultato complessivo.
Infatti, in contrapposizione al nebuloso aspetto del soggetto, è indispensabile che tutto il resto della scena sia a fuoco, statico e perfettamente nitido. Questo contrasto renderà l'immagine unica nel suo genere. 
A tal proposito, è bene ricordare che un ambiente immobile, come uno di tipo roccioso è l'ideale perché anche in presenza di vento non si muoverà. Sarebbe meglio escludere dalla scena tutto ciò che potrebbe muoversi in modo improvviso. 


L'impressione che dà la prima fotografia è di contrasto più netto rispetto alla seconda.

3. L'esposizione

Per realizzare questo genere di immagini è indispensabile utilizzare tempi di scatto più lunghi del solito. Per rallentare i tempi, scattate con l’impostazione ISO più bassa. Per quanto riguarda l'esposizione, per fotografie di questo genere risulterà abbastanza complessa la sua regolazione: in ogni caso è  meglio sovraesporre che sottoesporre. 
Ma fate attenzione a non esagerare o rischierete di bruciare le fotografie.  
Vi consigliamo inoltre di scattare in modalità Raw per assicurarvi la massima tolleranza in fase di editing. 

4. Le condizioni meteo

Per fotografare l’acqua in movimento è meglio scegliere una giornata grigia e nuvolosa: il sole forte non è adatto. Molta luce significa infatti un tempo di esposizione rapido, cioè il contrario di ciò che state ricercando per il vostro scatto.  Fotografare con una giornata di sole, inoltre, significa avere a disposizione  una scena molto contrastata: le parti bianche esposte al sole diretto e le zone d’ombra completamente scure.
Condizioni di tempo ancora più favorevoli in questi casi sono quelle che si hanno dopo un temporale: il flusso d'acqua sarà molto più intenso rispetto a giornate di siccità e la fotografia risulterà ottima. Pensate al flusso di una cascata dopo una giornata di pioggia...sarà molto più intenso e quindi più bello da fotografare.

5. L'attrezzatura 

Per questo genere di fotografie il treppiede è un accessorio indispensabile: la stabilità è tutto. Un cavalletto robusto farà certamente la differenza rispetto ad uno economico e traballante.

Questa tecnica non è facile, il consiglio finale e più importante che vi diamo è quello di scattare e sperimentare molto per prendere dimestichezza. Non scoraggiatevi se le prime fotografie saranno prive dell'effetto ricercato e collezionate i vostri risultati su un fotolibro!!


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- immagini tratte dal web -

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